Viaggi

La pista ciclabile della Valsugana

Una passeggiata in bicicletta in un luminoso e caldo giorno della prima settimana di settembre è molto piacevole e rilassante. Sono diretta a Levico Terme.
Dalla stazione ferroviaria di Bassano del Grappa prendo il treno che conduce a Trento e mi fermo a Carpanè di San Nazario.
Da qui attraversando la strada statale Valsugana,  mi trovo nella piazza del paese di San Nazario.
Mi avvio verso ovest, attraverso il ponte, giro a destra, verso nord, e percorrendo la destra brenta, arrivo a Forte Tobion, dove inizia il tratto di pista ciclabile che conduce a Levico Terme, paese in provincia di Trento.

Il progetto di tale pista ciclabile è di congiungere Venezia a Monaco; purtroppo i fondi economici statali sono esigui e l'opera avanza a rilento.  

A Forte Tombion si trova un locale "Da Cornale" che è un mix fra pizzeria, pub, birreria e ristorante. E' aperto tutti i mesi dell'anno e tutti i giorni dell’anno, è molto curato e sostare ci si ritempra. Chiedo un tost e un bicchiere di aranciata. Servizio ottimo.

Risalgo sulla mia bicicletta e mi avvio.

Percorrere la pista ciclabile è qualcosa di incantevole.
Il paesaggio di montagna mi regala scenari che sembrano da film da quanto sono meravigliosi.
Ci sono alberi di pino e di larice che si ergono imponenti e maestosi ai lati del percorso e nel pendio della montagna.
C'è poi una moltitudine di farfalle, dai colori più svariati, che indisturbate volano da una pianta, da un fiore all'altro portandomi allegria, contentezza nel vederle impegnate nei loro compiti.

In questa atmosfera un delicato e inebriante profumo cattura il mio olfatto. Subito penso che sia qualche pianta in fiore come l’oleo fragrans, mi accorgo poi che il ciglio della strada e il primo sottobosco è tappezzato di fiorellini di color fucsia, sono i ciclamini. Sono talmente tanti che fanno sembrare lo spazio che occupano una radura. Timidi e fieri con i loro piccoli petali aggraziano e colorano con delicatezza l’erba.  
  
Il canto del fiume Brenta, con la sua melodia gorgheggiante e robusta che si increspa fra i sassi o percorre la sinuosità del suo letto, completa questa atmosfera magica.

Lungo il percorso ci sono anche delle grandi distese di prati coltivati a foraggio o a granoturco e qui lo sguardo si perde fra la lontananza e l'orizzonte.
Ancora qualche Kilometro e sono arrivata a Levico Terme.
Non sono stanca ma affaticata . . . per il ritorno usufruirò della linea ferroviaria Trento – Bassano del Grappa.

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