Possagno: terra natale dello scultore Antonio Canova

Il paese di Possagno si trova in provincia di Treviso.
Come paese è piccolo, la densità abitativa per metro quadro è bassa.
Le sue abitazioni sono concentrate nel suo centro.
Logicamente ce ne sono anche alla periferia ma sono dei piccoli borghi.
La periferia del paese comunque è qualcosa da vedere. C’è una vegetazione lussureggiante composta
da prati, alberi e da tanto verde e tanta tranquillità che sanno acquietare la mente e il corpo.
A nord del paese si trova il monte Tomba e alla sinistra il Monte Grappa, due monti nei quali si sono svolti conflitti importanti nella storia.
Da piccola ero accompagnata spesso a Possagno dai miei genitori perché allora si trovava il convento delle suore della Divina Volontà. Di quest’ordine faceva parte una mia zia e ogni qualvolta mi recavo a salutarla mi regalava sempre una bambolina.

Nonostante il paese sia un piccolo paese ha degli elementi, mi sia concesso di usare questo termine, che lo rendono famoso nel mondo.
Qui si trova il Tempio Canoviano e la Gipsoteca.

Il tempio Canoviano domina il paesaggio. E’ stato edificato su di un’altura dal celebre scultore Antonio Canova a proprie spese per lasciare un suo contributo alla sua comunità.
Lo si può raggiungere in auto sia dal lato ovest che dal lato sud. Optando per quest’ultimo, la salita, leggermente ripida, sembra non termini mai.

La costruzione mostra fin da subito i suoi tratti possenti e importanti riferiti all’architettura greca e romana.
Si è accolti dalla maestosità delle colonne doriche che sorreggono la trabeazione dove sul lato superiore  sono raffigurate scene bibliche e su quello inferiore  a grandi caratteri c’è scritto: “Al Dio Onnipotente, Supremo, Uno e Trino” .
Un’altra caratteristica è il grande piazzale antistante.
In questo, usando sassi di tonalità diverse, sono state costruite forme geometriche di impatto visivo.
All’interno del tempio, tempio che è la chiesa parrocchiale del paese, oltre alle pale, di cui una è stata dipinta dallo stesso Canova e alle sculture, la particolarità, a mio avviso, è data dal lucernario della sua cupola dove i raggi del sole penetrando illuminano e dipingono di chiaro-scuro l’intero ambiente.

La gipsoteca si trova nello stesso complesso dove c’è la casa natale dello scultore Canova e il suo giardino.
Quando sono entrata per la prima volta nella gipsoteca la prima impressione che ho avuto è stata quella di trovami in un luogo dove una persona di grande capacità ha saputo realizzare forme d’arte che oltrepasseranno i secoli. Questo perché il fascino delle sculture conduce, a mio avviso, la mente e il cuore al di là del tempo e dello spazio. Grande fu il credo con il quale il Canova le ha concepite e questo alito ancora le pervade.
Nella gipsoteca si trovano soprattutto i calchi delle sculture, quella in pietra sono nei vari musei del mondo;
questo comunque è irrilevante per la bellezza e la storicità del luogo.
Le opere che ci sono raffigurano le Grazie, Venere, Adone, Napoleone, Amore e Psiche.

L’economia di Possagno non vive solo di turismo.
Questo paese è importante per la fabbricazione di laterizi e in particolare di tegole.
Transitando vicino alle fornaci si vede una terra rossa, il rosso è tipico di quel terreno che ha molto ferro. Con questa terra vengono fatti i laterizi di copertura.
I coppi, così vengono chiamati in dialetto le tegole, hanno una lunga storia. Dicono che in questo paese venivano prodotte già verso la fine del 1700.
 Mio padre per un periodo le ha commercializzate.
A volte, quando mi accompagnava con lui, ho avuto modo di vedere la loro costruzione.  Allora, parlo di cinquantina di anni fa, per costruirle usavano degli stampi. Oggi per fortuna, perché il lavoro di far tegole è faticoso, è tutto meccanizzato.

TACCUINO

Cosa vedere a Possagno
Tempo Canoviano
Gipsoteca
Casa natale di Antonio Canova
Chiesa di Santa Giustina
Chiesa di San Rocco
Museo Paleontologico

Cosa fare a Possagno
Percorso natura
sentieri Cai 189e 195

 

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