Viaggi

Arcugnano: le sue lussureggianti colline e il suo bel lago

Arcugnano è un comune della provincia di Vicenza che si trova sugli incantevoli Colli Berici.
La sua bellezza è data dalle colline che lo circondano ricolme di biodiversità e di una lussureggiante vegetazione.
Essendo il suo clima mite e ventilato, soprattutto in estate, si è originato e sviluppato nel corso degli anni un turismo, mi si permetta il termine, campagnolo in ville riadattate ad alberghi.
L’altimetria del comune va dai 40 – 50 metri ai 400 sul livello del mare.
Le sue case sono strutturate in borghi attorniati dai boschi delle colline che le circondano.

La maggior attrazione turistica di Arcugnano è il suo lago, il lago di Fimon.

Il Lago di Fimon è uno dei laghi più importanti della provincia come dimensione.
Di esso si ha menzione già nel periodo Neolitico; si stima che abbia un’età sui 150.000 anni.
Il paesaggio che si presenta al mio arrivo è suggestivo. I colli Berici con la loro fitta vegetazione, qualche casa sparsa qua e là e un campanile a vedetta, lo attorniano quasi a difenderlo, a preservarlo.
Con esso ci si immerge nella suggestività della natura, in quella tranquillità che ritempra la mente e lo spirito, dove le preoccupazioni, come per incanto, sono lasciate lontane e lo sguardo scruta ogni angolo dell'ambiente per cercare ed avere da esso conforto, per poter immergersi in quella bellezza senza tempo, sempre ricca e varia in ogni stagione.

Parcheggiata l'auto m'incammino attraverso il sentiero che costeggia ad anello il lago per qualche kilometro.
L’osservare gli alberi che silenziosi ascoltano la voce dei passanti e l’udire il canto dei rami di qualche salice che si infrangono nello specchio d'acqua mi dona musicalità, contatto delicato con quanto vive e palpita accanto a me.
Il passeggiare per il sentiero, sentire la silenziosità dell'ambiente, osservare il verdeggiare selvatico mi trasporta fra i quadri dell'impressionismo dove i colori, le luci, le vibrazioni si mescolano in un mosaico di riflessi cromatici ed emozionali.
Dei cigni costeggiano la riva e familiarizzano con il passante che offre loro del cibo, più in là delle gallinelle nuotano veloci mentre l'acqua disegna dei cerchi.

Un tempo, più precisamente qualche anno fa, il lago era invaso dalle alghe, dalle mucillagini e da tantissime ninfee. Ora è stato pulito ed è ripresa la pesca di lucci e carpe.
Nelle giornate di sole delle barche con le loro vele stagliate fra l'azzurro delle acque e quello del cielo solcano il lago conferendo maestosità all'insieme mentre nell'autunno le imbarcazioni a remi avvolte dalla silenziosità della nebbia fanno sognare l'intimità di un focolare.
Il loro ormeggio è situato presso il caffè del lago.

Seduta sulla terrazza di questo lo sguardo ripercorre il paesaggio dell'anfiteatro naturale e l'armoniosità dei canneti situati lungo la sua riva che lo avviluppano in un dolce abbraccio mentre un'improvvisa brezza, sfiorando la mia pelle, mi riporta alla mia quotidianità.

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