Sirmione è uno dei luoghi, a mio avviso, più incantevoli del lago di Garda. La sua morfologia è costituita da una penisola stretta e lunga appoggiata sul lago e ancorata alla terraferma. L'estremità di questa penisola, sulla sua parte meridionale, ospita le grotte di Catullo. Catullo fu un poeta nato molto probabilmente a Sirmione e morto presumibilmente nel 50 a.c. a Roma. Grazie alla posizione economica della sua famiglia acquisì un'ottima cultura. Molto è pervenuto delle sue opere. Fra queste merita menzione quella intitolata "liber" composta da componimenti poetici e carmi dedicati a vari temi. Il nome "grotte" nell'antichità voleva significare un edificio che, per svariate cause, perdeva il suo aspetto originario. La costruzione dell'abitazione di Catullo, come si può osservare passeggiando, ha pianta rettangolare: E' attorniata da una rigogliosa vegetazione e il suo perimetro viene accarezzato dall'infrangersi delle onde del lago.
A Sirmione trova sede un castello scaligero che nel tempo di allora serviva da difesa. Questa è la prima opera che si nota provenendo dall'entroterra.
Il castello ha imponenti torri che avvolgono il paesaggio con un tocco di antico e misterioso. Come la maggior parte dei castelli anch'esso racchiude storie d'amore lecite ed illecite e una in particolare, almeno si racconta, terminata tragicamente.E' la storia di Ebengardo ed Arice. I due vivano felici nel castello. Una notte, durante una pioggia torrentizia un uomo, il marchese Elaberto di Feltrino, chiese ospitalità e questa fu accordata. Appena costui vide la bella Arice se ne innamorò. Non accettò il suo rifiuto e la uccise. Le grida svegliarono l'amato Ebengardo che accorso subito in sua difesa, nulla potè fare. Uccise il marchese ma la sua vita non ebbe più significato.
Passeggiando per le vie di Sirmione, quello che desta la mia attenzione sono i tanti negozi e caffè ubicati lungo la sua via principale, tutti molto curati ed eleganti. Ci sono inoltre molte gelaterie dove albergano gelati dai gusti più svariati e ottimi come tentazione al palato. Sembra paradossale, sebbene i turisti siano veramente tanti, il clima che si respira è di calma, tranquillità, l'impressione che ho è quella di passeggiare fra amici.
Molte belle sono le sue vie interne ricolme di squarci romantici e di cartoline mozzafiato. Ogni angolo ha una sua peculiarità che è data da un parco ben curato, dalla vista delle montagne,da qualche piante rampicante, da qualche chiesa solitaria attorniata da secolari cipressi o ulivi e da qualche ristorantino dove nessun particolare è affidato alla casualità.
La regina indiscussa di questa paese è la Natura, qui tutto è bello.
I piatti tipici della zona sono il carpaccio di trota e un pesciolino del lago in salamoia cotto alla griglia o irrorato con olio.
Una particolare menzione la si deve al risotto con la tinca.