Viaggi

Asolo: fascino e storia

La nostalgia dei tempi adolescenziali vissuti ad Asolo, piccolo e coccolo paesino in provincia di Treviso, mi porge l'invito a ritornarci per il fascino sovrano che esso racchiude. Ogni suo angolo ha un qualcosa di unico e una storia da raccontare.

E' un giorno festivo e come da delimitazione comunale, parcheggio l'auto nell'area dell'ex ospedale.
La strada che conduce al centro è in salita, ma tanto è curato l'ambiente circostante che avverto appena la fatica, anzi la curiosità mi spinge avanti per osservare i vari particolari della zona. Attirano la mia attenzione le mura di un grande giardino e le alte piante che le superano. Questo è il giardino di una donna importante vissuta ad Asolo, Freya Stark che fu una famosa scrittrice ed esploratrice del territorio arabo.
Questo giardino ameno e lussureggiante è stato aperto al pubblico; un giorno ritornerò per visitarlo. Oggi voglio recarmi alla Rocca.
Oltrepasso porta Castelfranco e vengo accolta dalla fontanella Zen che zampilla allegramente, da bellissimi balconi adorni di fiori e da una fila di portici. E' piacevole passeggiare in questi e fermarsi davanti alle vetrine, fra l'andirivieni della gente osservare i prodotti esposti o contrattare con il negoziante per qualche acquisto. I negozi sono tutti ben curati e ben provvisti. Un negozio alimentare fa bella mostra di sé con le sue vetrine dove è esposto “ogni ben di dio”. In una di queste ci sono tortellini e tortelloni con i ripieni più svariati; gnocchi con impasti particolari e tipici dolci veneti come la pinza.

Arrivata in piazza sono accolta da simboli importanti come la torre campanaria, il palazzo della ragione e da una grande fontana in marmo rosa con il leone della Serenissima. Qui ho la sensazione di assaporare l'aria di un'altra epoca in cui le persone si conoscevano vicendevolmente, si fermavano, si raccontavano i propri vissuti quotidiani. Mi sembra di essere nel giardino di casa mia e non in una piazza… Per questo mio stato d'animo non ho una spiegazione ma è così che mi sento e desidero condividerlo con coloro che mi leggono.

Dalla piazza di Asolo si può raggiungere la casa di Eleonora Duse, il castello di Asolo che fu la residenza della regina Cornaro (di questo vi parlerò nel tag di curiosando), le case anseatiche.

La mia meta oggi è la Rocca. 
Da via Roma, cioè dove si trova la piazza, proseguo per via Collegio avviandomi alla bella e larga scalinata che conduce alla Rocca. I gradini di questa sono sui duecentocinquanta e realizzati a sassi. E’ un po' ripida ma lo scenario che essa regala alla vista e all’animo con i suoi paesaggi da cartolina è qualcosa di unico e degno sia di percorso che di fatica.
C’è da dire comunque che oltre a questa gradinata c’è un tragitto alternativo di più semplice percorribilità che conduce alla Rocca.
La rocca, il cui nome è Braida, fu costruita sul monte Ricco, che ha un’altezza sui 300 metri dal livello del mare, sembra verso il 1000 d.c.
Il sapere popolare racconta che le fu attribuito il nome Braida perché in quello spazio venne costruito in un’epoca molto lontana per la memoria, si immagina addirittura prima dell’avvento di Cristo, la città dallo stesso nome, ora scomparsa
Oltre a questa, come testimoniano i lavori archeologici eseguiti dal 1990, fu edificata nel luogo della Rocca, nel periodo paleocristiano, una chiesa. Seguirono poi una necropoli, un’officina per la fusione dei metalli e un villaggio con strutture abitative.
La forma che la Rocca ha è di un poligono di nove lati che segue l’andamento del terreno. Fu edificata con pietra locale, con mura merlate e con feritoie. Inizialmente era di proprietà del vescovato di Treviso, poi passò alla famiglia “Da Romano”, alla Serenissima, ai Carraresi e infine ritornò in possesso della Repubblica di Venezia.
Dei Carraresi, nell’arco della porta di entrata, si può ancor’oggi ammirare il loro stemma.
Da subito era una struttura militare con compito difensivo e di osservazione. Ospitava al suo interno i soldati che avevano il compito di proteggere la cittadina.
L’ultimo episodio bellico di cui divenne protagonista fu nel 1510.
La città di Asolo era assediata da alcuni dei soldati delle truppe di Massimiliano d’Austria e da altrettanti ribelli del luogo. Il Provveditore venendo a conoscenza di questo inviò nella cittadina un capitano veneziano con la sua truppa. I soldati austriaci con i ribelli, nel frattempo, si rinchiusero nella Rocca.
Con l’aiuto dei popolani venne trasportato lì un cannone e dopo alcuni giorni di battaglia ci fu la resa degli imperiali che vennero imprigionati e dei ribelli che invece furono uccisi.
 
All’interno della rocca si può osservare un pavimento a mosaico e il sito di una cisterna dove veniva raccolta l’acqua che serviva per il paese. Salendo per una scala si accede al camminamento dove la vista spazia sui colli asolani e sulla pianura. E’ una vista che regala emozioni di pace, di tranquillità e che rasserena la mente e il corpo.

Un tempo accanto alla Rocca si trovava un piccolo “caffè” dove si poteva degustare delle specialità della zona. Oggi questo non svolge più servizio… un biscottino e un buon bicchiere di prosecco … comunque sarebbero il top per terminare questa piacevole escursione.

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