Il paese di Lamon si trova nella provincia di Belluno.
Il paese già esisteva al tempo dei Romani, così racconta la storia. C’è in esso una strada a testimonianza di ciò: la via Claudia Augusta Altinate. Un tratto di essa si trova sul ruscello Stalena il cui ponte fu costruito in quell’epoca.
Il paese si trova su di un altopiano ed è composto da una ventina di frazioni.
Camminando in queste si respira il profumo di una Natura rimasta intatta nel corso dei secoli dove alberi secolari svettano nel cielo, dove boschi racchiudono tesori inestimabili, dove case trasudano del lavoro laborioso degli occupanti svolto nel tempo, dove pascoli offrono il cibo agli animali sia da allevamento che selvatici.
E’ una terra questa dove la fatica non fa paura, dove ad ogni piccolo spazio può produrre qualcosa di utile o per se stessi o per la comunità.
Questa è una comunità di montagna che vive in comune rispetto e sintonia con essa.
La dimensione del paese è ridotta, si pensi che la sua estensione è sui 60 metri quadri e i suoi abitanti sono all’incirca tremila. L’altitudine va dai 500 metri sul livello del mare fino ai 1200.
Lamon, nonostante questi dati, è molto conosciuto. Il perché di questo sta nell’agricoltura.
Qui viene coltivato già dal 1500 un legume e precisamente il fagiolo.
Si racconta che fu un prelato che portò in questo piccolo paese le sementi che a sua volta gli erano state donate dal Papa, il quale le aveva ricevute in dono a sua volta dai navigatori delle Indie.
Il clima particolare della zona, dove c’è assenza di umidità, sbalzo termico fra il giorno e la notte, terreno ricco di sostanze nutrizionali, hanno permesso a questo legume di svilupparsi in tutta la sua interezza e bontà.
Il fagiolo ha permesso negli anni bui della storia, quando alle famiglie mancava il cibo, di sfamarsi.
Esso, a differenza della polenta, è ricco di proteine, di amidi, di zuccheri e di parecchie altre vitamine.
Con il trascorrere del tempo oltre che ad uso famigliare il legume fu piantato anche per essere venduto.
E questo è stata la fortuna economica del paese.
Ogni famiglia che avesse avuto o che abbia un appezzamento di terreno inizia la coltivazione che a differenza di quello che si pensa è molto laboriosa.
Da subito bisogna arieggiare il terreno, concimarlo, ararlo e poi procedere alla livellazione. Affinché non crescano erbacce si devono stendere i teli. Il lavoro dei teli è molto faticoso, si pensi alla superfice interessata e al dislivello. Si inizia poi la piantumazione. Le varie fasi della crescita devono essere seguite con attenzione. Poi c’è la raccolta.
A questo punto non si pensi che sia finito. Terminata la raccolta bisogna togliere le piante, ripulire il terreno, avvolgere i teli per il prossimo anno.
Il fagiolo di Lamon ha più di una varietà. C’è il Calonega che è un fagiolo abbastanza grande, il Canalino famoso per la sua buccia consistente, lo Spagnol che possiede le classiche striature rosse e lo Spagnolet che ha sempre striature rosse ma la sua buccia è molto tenera quindi molto adatto per vellutate.
A tutela è stato istituito un Consorzio.
In comune c’è una sagra dedicata che si svolge solitamente nel mese di settembre.
Ricette con i fagioli ce ne sono parecchie perché il legume è molto versatile.
Si possono preparare fagioli in insalata, pasta e fagioli, vellutata di fagioli.
C’è una ricetta con i fagioli che si chiama il “pendolon”. La posterò prossimamente sempre su questo blog nel link “sapori di cibi” perché è molto sostanziosa e il caldo di questa estate 2022 la sconsiglia.