In provincia di Vicenza e precisamente in Contrà Cerbaro, alle pendici del Monte Novegno, c’è un bosco dove vivono gli gnomi.
Gli gnomi ci sono anche ad Asiago nel bosco del Poslen in un villaggio chiamato “villaggi degli gnomi”.
Ora, mese di novembre, il villaggio è chiuso e riapre in maggio prossimo.
Dove vado io oggi, la zona è aperta in qualsiasi stagione.
Il progetto del sentiero di fiaba con gli gnomi è stato possibile grazie alla collaborazione fra l’Associazione Restar, il ristorante Damarco e il comune di Schio.
Il percorso per raggiungere tale località è un po' difficoltoso per cui, per facilitare, lo scrivo.
Dalla strada provinciale che si trova fra i paesi di Santorso e Schio si prende l’indicazione per Tretto e
si prosegue in questa per una decina di kilometri. Quando si è giunti alla frazione di Bosco di Tretto si segue l’indicazione per Cerbaro Santa Caterina.
La strada, seppur un po' lunga, è molto bella e panoramica. Si costeggia quasi sempre il bosco e la bellezza degli alberi fa da protagonista, in particolar modo in questa stagione dove si ammira il tripudio del colore delle foglie.
Arrivati in tale frazione si può parcheggiare l’auto nel parcheggio Cerbaro che si trova nelle vicinanze di un camping oppure in quello del ristorante che è ad uso sia del ristorante che del “percorso degli gnomi”.
Preciso che il sentiero è di facile percorrenza ma… è un sentiero di bosco.
Nell’intraprendere il percorso si viene accolti da un cartello di ben arrivati, scritto appositamente per i visitatori, dallo Spirito del bosco, il quale dice che si sta entrando in un luogo incantato e precisamente nel bosco delle stagioni.
Lui ci accompagnerà facendoci raccontare una storia da uno gnomo, precisamente gnomo Fulvio.
Lo gnomo Fulvio ce la narra attraverso 15 tappe. Queste 15 tappe corrispondono ai 15 cartelli posizionati lungo il sentiero.
Se raccontassi la favola toglierei la scoperta e l’emozione di leggere le varie fasi che la compongono quando e se decidete, gentili lettori, di accompagnare i vostri bimbi o andarci voi per ritornare bimbi ed assaporare l’incanto della fiaba.
Vi parlo, in alternativa, dei personaggi che la compongono.
C’è la strega che abita nella sommità di una salita. Vive in una casa scavata nel bosco che per lei è il suo castello. Ha un grande ragno rosso e nero come sentinella. Questo, ha fatto come mura una fitta rete di ragnatela.
Lo spirito della grande roccia è attorniato da molti gnomi accorsi per chiedere spiegazioni.
Voi chiederete ma quali spiegazioni? Eh… ve lo dico sottovoce perché non dovrei… riguarda forse la scomparsa di una Fata bellissima.
Proseguendo nel sentiero un maestoso albero si erge a guardiano. E’ un albero che non passa inosservato da quanto è grande e possente. Questo è il Grande Albero sacro. Lui con i suoi rami che svettano nel cielo e nello spazio del bosco sa tutto e conosce tutti i segreti.
A lui si rivolge gnomo Fulvio per poter sapere qualcosa.
Il Grande Albero sacro dà qualche indicazione allo gnomo.
Oltre a gnomo Fulvio c’è un altro gnomo, gnomo Zeldo che è un po' dispettoso…
Infatti… con uno stratagemma che è quello di… (non posso dirlo, toglierei la sorpresa, riguarda comunque degli alberi guardiani) scoraggia i visitatori a proseguire nel territorio.
Come ben si sa l’ostilità alla resa dei conti non viene premiata.
E così è stato per lo gnomo Zeldo perché Alba, la madrina di tutte le creature del bosco, aiuta gnomo Fulvio.
Ma adesso secondo voi come procede la fiaba? La strega permette di liberare la Fata? E… dove è nascosta la Fata? E gnomo Zeldo che inventi qualcosa per ostacolare? Che gnomo Fuvio riesca a trovarla? Ma perché questa Fata è così importante? Che potere ha questa Fata?
Il tempo di percorrenza è sui 45 minuti. A fine percorso è stata posizionata una cassettina della posta dove i bambini, se vogliono, possono lasciare le loro letterine agli gnomi e alle creature del bosco.
Percorrendo questo sentiero ci si immerge in un’atra realtà; quella realtà, che con il trascorrere dei secoli, abbiamo dimenticato.
Si pensa di essere solo noi come persone umane gli unici abitanti di questo pianeta Terra. In realtà è un concetto, non so se scrivere sbagliato o da rivedere.
Gli gnomi vengono anche chiamati il piccolo popolo. Sono creature fatate simili agli uomini ma molto più piccoli. Loro sono i custodi di grandi tesori. Conducono una vita laboriosa e lavorano di notte per essere tranquilli mentre durante il giorno dormono.
Degli gnomi potrei parlarvi molto, magari in un altro post oppure potrei scrivere una storia per raccontare di essi.
Concludo dicendo che loro sono creature con molta conoscenza, conoscono bene le piante e gli animali. Non sono quindi figure di fantasia ma esseri reali; è la nostra incapacità e i nostri limiti, io compresa, che non ci danno la possibilità di vederli e colloquiare con loro.
PS : le foto e i video del luogo non li posto per il semplice fatto che essendo inverno l'ambiente è spoglio. Quest'estate ritorno e rifaccio i video.