Alla sorgente del fiume Piave

Il fiume Piave nasce dai monti della provincia di Belluno e dopo aver percorso molto tragitto fra le gole, i dislivelli e i prati sbocca ai piedi del monte Peralba.

Sfocia dopo un percorso di 220 kilometri nelle vicinanze di Jesolo nel Mar Adriatico.
Attraversa le province di Belluno, Treviso, Venezia e durante il suo corso che a volte si allarga, a volte si restringe lambisce paesi protagonisti delle vicissitudini della prima guerra mondiale.
Sulle sponde di questo fiume furono combattute delle aspre battaglie dalla fine dell’anno 1917 fino a giugno del 1918.
Queste battaglie furono cruenti, con molte perdite sia italiane che da parte dell’esercito nemico e, a mio parere, devono essere ricordate per sempre per fungere da monito alle generazioni che si succederanno.

Per ammirare la sua sorgente non servono escursioni, si può arrivare comodamente in auto.
Si raggiunge il paese di Sappada e poi si segue l’indicazione per Fonti del Piave.
 Alle fonti si arriva in una mezz’ora.

Una volta arrivati, anche se verdi prati, alti alberi e suggestive montagne ci attorniano, l ‘attenzione viene catalizzata dal bacinetto d’acqua, delimitato da una staccionata, che è posto nel mezzo del luogo.
Accanto ad esso si trova un cippo di sassi con una targa in marmo rosa, a conferma della nascita del fiume.
Su questa è scolpito:
“Qui nasce il Piave”.
Ponendo l’attenzione al piccolo bacino si vede sgorgare un’acqua limpida e frizzante, l’acqua del Piave, il grande “fiume sacro della Patria”.

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