L'allevamento delle pecore nell'economia rurale è sempre stato fonte di guadagno. La pecora con il suo latte permette la produzione del formaggio e con la tosatura del suo manto fornisce il vello, cioè la lana, che servirà per proteggere il corpo dal freddo.

Attrezzi usati un tempo
Il lavoro del pastore è un lavoro molto faticoso per i continui spostamenti a cui è costretto affinchè il bestiame abbia sempre erba in abbondanza. Deve sorvegliare il gregge affinché questo non raggiunga zone pericolose e prestare attenzione affinchè qualche animale selvatico, come il lupo, non azzanni i suoi animali. Oltre a questo il pastore deve capire quando le pecore hanno ancora fame, quando deve portarle a bere e quando loro hanno bisogno del sale. Prestando attenzione alle loro necessità gli animali sono di bell'aspetto e sani. Il tutto influenzerà il loro latte e il loro manto lanoso.

Un antico arcolaio
Un tempo tutte le donne sapevano lavorare a ferri. Confezionavano coperte, copriletti, maglie e calzetti. Alla sera durante le veglie nelle stalle oppure in cucina davanti al focolare sferruzzavano. Molte sapevano farlo senza prestar attenzione al lavoro. Questa modalità la dice lunga … per quante volte avevano ripetuto quei gesti così che la mente creasse sincronismo? Lavoravano a ferri, parlavano o raccontavano storie ai loro bimbi.
Per realizzare un gomitolo di lana molti sono i passaggi da compiere.
La pecora, solitamente in febbraio o verso la fine di agosto, veniva tosata. La lana veniva lavata solitamente nelle fontane pubbliche o al ruscello per l'eliminazione delle impurità come il grasso o il sudore dell'animale e poi messa ad asciugare su delle tavole di legno. La fase successiva consisteva nella cardatura effettuata con l'apposito attrezzo chiamato cardoccio. Questo era una spazzola con i denti di ferro. La lana veniva così districata per permettere la pettinatura. Si procedeva con la colorazione dove si usavano sostanze vegetali come foglie, fiori o altro. Questi venivano messi in capienti recipienti assieme alla lana e fatti bollire per ore. La lana veniva nuovamente fatta asciugare. Terminata questa operazione si formavano dei batuffoli, da questi si faceva un filo continuo e lungo che veniva avvolto nel fuso. Dal fuso la lana veniva trasferita all'aspo, lo strumento che serviva per formare la matassa. Dalla matassa usando l'arcolaio si facevano i gomitoli.