Negli anni che furono, la domenica era il giorno più importante e atteso della settimana. Era il giorno in cui si ringraziava per quanto il Cielo aveva donato e si attendeva oltre alle occupazioni impellenti della quotidianità anche ad altre.
Il primo dovere era di recarsi in Chiesa ed assistere alla messa. Le donne andavano a "messa prima" quella del primo mattino, verso le sei. Questo per adempiere fin da subito all' obbligo scritto sulla Sacra Bibbia e potersi occupare, poi, dei figli e del pasto del mezzogiorno che richiedeva molto tempo.
Ogni famiglia aveva la sua "tradizione" del menù per il pranzo domenicale.
Alcune preparavano il brodo e la carne lessa con contorno di verdure. Altre facevano la pasta, "la tagliadee" le tagliatelle con il "desfritto de carne col pomodoro" ragù di carne con il pomodoro. Altre preparavano il pollo in umido con le patate al forno.
Il dolce alla domenica non mancava mai. Era un dolce semplice. I suoi ingredienti erano farina, uova, zucchero, un po' di lievito, un po' di grappa, uva passa e granellini di zucchero. Veniva cotto in una pentola di alluminio sul gas.
I ragazzi andavano a Messa alle nove, alla "messa del fanciullo". Indossavano il vestiario più bello che avevano nell'armadio. Solitamente dopo la messa veniva insegnato loro il catechismo. Verso le 10.30 – 11.00 c'era l'ultima messa della giornata. A questa si recavano soprattutto gli uomini. Loro nella prima parte della mattinata erano impegnati con il bestiame. Dovevano pulire la stalla, portare il fieno nella mangiatoia, mungere.
Dopo il pranzo, verso le 15.00 la famiglia si recava in chiesa per le "funzioni", cioè la lode di ringraziamento.
Dopo la funzione religiosa la donna scambiava "delle parole" con altre donne che aveva incontrato in chiesa o sul sagrato, successivamente si recava a casa. Doveva dare da mangiare al pollame e iniziare a preparare il pasto della sera.
I ragazzi giocavano fino all'imbrunire nella corte.
Le signorine e i giovanotti si recavano nelle balere a ballare. Nella maggior parte dei casi era una sala adiacente a un qualsivoglia locale pubblico dove suonava un complessino.
Gli uomini andavano all'osteria a giocare a carte. Chi perdeva pagava da bere. E … fra un giro e un altro con il gioco delle carte succedeva che l'uomo rincasava non molto sobrio. A volte era il suo figlio maggiore che lo "aiutava" nel rientro.
La cena ricordava il termine del giorno festivo e … all'indomani si ricominciava il quotidiano.