Viaggi

Asiago e arte e cioccolata

Sono le otto del mattino di una domenica di gennaio contornata dal cielo sereno e luminoso. Dopo una fugace colazione con marmellata, pane e caffè, mi sto avviando ad Asiago, una località in provincia di Vicenza.

Asiago un tempo era compresa nella Reggenza dei sette comuni, chiamati anche le sette sorelle. I comuni erano: Asiago. Gallio, Lusiana, Enego, Foza, Rotzo, Roana e dal 1300 al 1860 circa essi formavano una federazione politica di cui Asiago era il polo.
La città di Asiago è famosa per le stazioni sciistiche nel periodo invernale, per il lussureggiante altopiano e i suoi boschi nelle restanti stagioni dell'anno, per la sua storia sia di popolo( gli asiaghesi sono per la maggior parte di etnia cimbra) che di ambiente. Importanti battaglie storiche sono state combattute in questa terra e cippi e monumenti ne sono testimonianza.

I monti di questo luogo raggiungono anche i 2000 metri come Cima XII.
E' un luogo stupendo in qualsiasi periodo climatico. Potrei descriverlo ma preferisco consigliare al lettore di raggiungerlo e vivere le sensazioni che è capace di trasmettere con i suoi spazi bordati di monti e distese di prati.
Un luogo che merita menzione è la piana di Marcesina. Questa ha un'altezza di 1400 metri circa sul livello del mare; la sua particolarità è di essere considerata la piana più fredda d'Italia. In inverno raggiunge anche meno quaranta; il freddo lo si avverte relativamente grazie alla mancanza di umidità.

Mano a mano che salgo per i tornanti il paesaggio cambia.  
I rami dei pini, i rami addormentati dei larici sono spennellati di neve e anche qualche angolo di tetto. Continuo a salire, oramai il bianco della neve predomina così come la neve ammassata dagli spartineve ai cigli della strada. Il paesaggio inizia ad incantarmi. Il bosco sembra essere addormentato sotto il silenzioso mantello di neve. Solo il vento dà movimento facendo muovere i cristalli più leggeri che danzano nell'aria in magiche ed inimitabili coreografie. Accosto; devo scendere dall'auto per vivere da vicino questa meraviglia, per farmi accarezzare da loro il mio viso e le mie mani. Apro i miei palmi infreddoliti e i cristalli noncuranti si posano su di essi per darmi il saluto di benvenuto, per rimanere un attimo con me.

Riprendo la strada verso Asiago. Ma che bellezza… oggi si svolge anche la ciaspolada. Persone con addosso calde giacche a vento solcano sugli sci o sulle ciaspole il tracciato della pista ammirando la poesia del bianco manto e vivendo l'illusione del tempo che, attorniati dalla neve, sembra quasi fermarsi.
Sono giunta ad Asiago. Parcheggio. Sono partita dalla pianura con una temperatura di + 9 , qua sono – 5 gradi alle ore 10.

In piazza c'è un'importante Kermess; la fiera del cioccolato, più precisamente " Art e Ciocc".
Il cioccolato si ricava dai semi dell'albero del cacao che cresce nelle foreste dei paesi tropicali. Da quest ‘albero che vegeta solo all'ombra di altri alberi, si formano dei frutti che si possono paragonare ad un melone. Vengono raccolti a mano, la loro buccia viene rotta con un macete da quanto è robusta, si estraggono i semi e la polpa. Questi si fanno fermentare per 6 giorni circa, vengono messi a seccare e poi ad asciugare al sole. Inseriti in sacchi di juta raggiungeranno le località del mondo.

I maestri cioccolatieri provengono da molte parti d'Italia. Negli stand, con la neve che fa da cornice, non c'è che l'imbarazzo della scelta del prodotto. Sono esposti cioccolatini e praline di tutte le forme e gusti. Con la cioccolata viene data forma agli strumenti necessari ai lavori che quotidianamente l'uomo svolge. Per l'impiegato è stato predisposto il monitor del computer con mouse e tastiera di cioccolato, per il fabbro le tenaglie, per il sarto il metro e le forbici, per il maestro la penna, per il maniscalco il ferro di cavallo.
In uno stand, un maestro cioccolatiere spiega come si fanno le uova di cioccolata, ci fa vedere gli stampi e i decori. In altri stand sono esposti i tronchetti di cioccolato, il classico salame di cioccolato e la cioccolata calda … e … in questa fredda giornata un bicchiere di questa bevanda degli dei riscalda il corpo e la mente.
Altri due passi attorno alla piazza immersa nella neve, un'ultimo sguardo al paesaggio mentre il freddo inizia a farsi sentire, riprendo l'auto e mi riavvio verso la mia consuetudine.

 

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