Nella bella città di Bassano del Grappa si trova il famoso Ponte degli Alpini che sovrasta il fiume Brenta.
Questo ponte è una icona di eleganza e bellezza senza uguali ed è l’identità stessa della città e dei suoi abitanti.
Il Ponte degli alpini viene chiamato anche Ponte Vecchio. Di preciso non so perché ha questo soprannome, ma molto facilmente esso è dovuto al fatto che è considerato un ponte vecchio, cioè un ponte costruito tanti secoli addietro, quindi vecchio.
Si dice che il primo ponte che serviva da congiunzione fra una sponda e un’altra delle due parti della città fu costruito intorno al 1200 e nel corso dei secoli subì parecchi restauri.
il nome “Ponte vecchio” è quindi un omaggio alla sua lunga storia e all’importanza.
Nella seconda decade del 1500 il senato della Serenissima voleva sostituire i ponti di legno con ponti di pietra. Inizia così fra la città di Bassano e quella di Venezia una fitta corrispondenza che si conclude con la ricostruzione e messa in sicurezza di un ponte in legno. Il progetto veniva affidato all’architetto Andrea Palladio.
L’architetto Andrea Palladio progetta il ponte con proporzioni armoniose e dettagli eleganti, con tre arcate e un tetto a doppia falda e in esso l’estetica fa da padrona e icona.
L’opera viene terminata verso la fine del 1590.
Purtroppo nel 1813 viene dato alle fiamme a seguito della ritirata dopo la battaglia di Lipsia.
Viene costruita una passerella e iniziata una raccolta fondi per la ricostruzione.
L’incarico di essa viene conferito ad un ingegnere di Schio.
Durante la prima Guerra mondiale il ponte servì da passaggio alle truppe che si recavano sull’altopiano dei sette comuni per difendere il territorio.
Nel febbraio del 1945 su raso al suolo per fermare l’avanzata dell’esercito nemico in ritirata.
Ho scritto delle sue vicissitudini come dimostrazione della sua storia complessa, ricca di eventi di importanza militare, strategica e culturale.
E’ esso il testimone silenzioso dei secoli e dell’anima e dell’essenza della provincia di Vicenza e della Regione Veneto.
Terminata la guerra venne costruito secondo il disegno del Palladio e fu inaugurato nuovamente nel 1948.
Nel 1966, a seguito dell’alluvione riportò ancora danni.
Nel corso di questi anni sono stati fatti importanti lavori di messa in sicurezza, ripristinate le fondamenta lignee, cambiata la pavimentazione.
Nel 2019 è stato Dichiarato monumento nazionale.
Essendo un monumento nazionale la sua foto, da quello che io, non può essere postata.
Il paesaggio che si ammira camminando in questo ponte è mozzafiato. (Il ponte è solo pedonale e questo da parecchi anni)
C’è al lato sud una bellissima vista panoramica con i palazzi antichi della città, i loro giardini.
Al lato nord si stagliano le montagne delle Prealpi, primo fra tutte il massiccio del Monte Grappa.
Dalle sue logge si può ammirare il panorama, vivere la bellezza del paesaggio e respirare la sua storia.
A questo Ponte è stata dedicata una canzone “Sul Ponte di Bassano” divenuta celebre e facente parte del repertorio delle canzoni venete e canti popolari.
Sul ponte di Bassano
là ci darem la mano
là ci darem la mano
ed un bacin d'amor.
Per un bacin d'amore
successe tanti guai
non lo credevo mai
doverti abbandonar
Doverti abbandonare
volerti tanto bene
è un giro di catene
che m'incatena il cor
Che m'incatena il cuore
che m'incatena il fianco
non posso far di manco
di piangere e sospirar
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The Bridge of Bassano del Grappa
In the beautiful city of Bassano del Grappa stands the famous Ponte degli Alpini, which overlooks the Brenta River. This bridge is an unparalleled icon of elegance and beauty, representing the very identity of the city and its residents.
The Ponte degli Alpini is also known as Ponte Vecchio. I'm not sure about the exact reason for this nickname, but it likely stems from the fact that it is considered an old bridge, constructed many centuries ago.
It is said that the first bridge connecting one bank to the other in the city was built around 1200 and underwent several restorations over the centuries. The name "Ponte Vecchio" is therefore a tribute to its long history and significance.
In the second decade of the 1500s, the Senate of the Serenissima Republic wanted to replace wooden bridges with stone ones. A correspondence ensued between the cities of Bassano and Venice, culminating in the reconstruction and securing of a wooden bridge. The project was entrusted to the architect Andrea Palladio.
Architect Andrea Palladio designed the bridge with harmonious proportions and elegant details, featuring three arches and a double-pitched roof. Aesthetics played a prominent role in its design. The construction was completed towards the end of the 1590s.
Unfortunately, in 1813, it was set on fire during a retreat after the Battle of Leipzig. A temporary footbridge was built, and funds were raised for its reconstruction. The task was assigned to an engineer from Schio.
During World War I, the bridge served as a passage for troops heading to the Plateau of the Seven Communes to defend the territory. Sadly, in February 1945, it was razed to the ground to halt the advancing enemy forces during their retreat.
I have written about its tribulations as a testament to its complex history, rich in military, strategic, and cultural significance. It stands as a silent witness to the centuries and the soul and essence of the province of Vicenza and the Veneto region.
After the war, it was rebuilt according to Palladio's design and was inaugurated again in 1948. In 1966, it suffered damages due to a flood. Over the years, significant work has been done to secure its structure, restore its wooden foundations, and change the pavement. In 2019, it was declared a national monument.
Being a national monument, its photo, as far as I know, cannot be posted. The view from this bridge is breathtaking as you walk across. (The bridge has been pedestrian-only for several years now.)
On the south side, there is a beautiful panoramic view with the city's ancient buildings and their gardens. On the north side, the mountains of the Prealps rise, with Mount Grappa being the most prominent among them. From its loggias, you can admire the panorama, experience the beauty of the landscape, and breathe in its history.
A song has been dedicated to this bridge called "Sul Ponte di Bassano," which has become famous and is part of the repertoire of Venetian songs and folk tunes.