Prodotti francesi in terra veneta

Mettere a confronto la tipicità dei prodotti di una zona, esempio quella veneta, con altre zone geografiche, anche oltre i confini, è interessante per molteplici motivi.

Il confronto è quell’aspetto che fa da propulsore per progredire, per migliorare e a volte anche per mettere in discussione e in confronto realtà opposte.
Oggi, quarta domenica del mese di aprile, mi sono recata a Vicenza, città capoluogo del Veneto, dove nella piazza principale, c’è una esposizione di prodotti francesi.

La disposizione degli stand è in duplice fila, con uno spazio sufficiente e ben disposto per camminare ed osservare.
La gente è parecchia, osserva le primizie esposte, a volte compera le specialità o le particolarità.

Quello che desta da subito la mia attenzione è un banchetto di biscotti bretoni.
La Bretagna è un territorio ricco di fiumi, di boschi, di pascoli.
Chiedo al negoziante il perché della popolarità di questi biscotti. Mi dice che la particolarità è nella pasta frolla e precisamente nel burro.
A differenza di tante altre parti dell’Europa, in Bretagna il burro viene salato.
La storia racconta che nel medioevo un re francese monopolizzò la vendita del sale mettendo una tassa.
Alla Gran Bretagna questa tassa non venne applicata così gli abitanti continuarono a salare il burro permettendo una consumazione migliore dello stesso e una conservazione più a lungo termine.
Essendo la terra bretone ricca di pascoli e di conseguenza di erba fresca e di molteplici piante il latte è molto giallo e saporito.
Ne acquisto un sacchetto. Ne mangio uno, eccezionale, nulla da dire!

Ci sono bancarelle con esposte croissant e frittelle.

In uno stand sono esposti dei formaggi. Non è tanto il loro nome o la loro forma che attirano la mia attenzione quanto i loro colori. Esattamente i formaggi non sono del nostro classico colore panna ma sono colorati.
Il venditore mi racconta, parlando un po' in italiano, un po' in francese, che il colore è dato dall’ingrediente colorato che viene aggiunto alla cagliata. Ecco che l’arancione è conferito dalla carota, il rosso dalla rapa,
il giallo intenso dalla zucca gialla, del verde non dice.

Una ragazza sta confezionando sacchetti di lavanda, mentre il profumo di questa invade l’aria.
Mi viene normale immaginare le distese di lavanda, il colore di questa, i loro tanti petali e pensare alla Provenza. Anche in Veneto si hanno le coltivazioni di lavanda e precisamente nella zona del delta del Po.

Ci sono tanti altri banchetti dove sono esposti tessuti, vini e molto altro.
Oramai, passeggiando e guardando l’ora è diventata tarda. Il “giro” è stato piacevole perché pur rimanendo in terra veneta mi sono trasferita “simbolicamente” in terra francese, quella terra dal fascino speciale e suggestivo.
 

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