Le origini del carnevale si perdono nella notte dei tempi. Si racconta che fosse festeggiato perfino nell’antica Babilonia. Quello che è certo che nel periodo romano i festeggiamenti erano dedicati al Dio Saturno affinché questo propiziasse un buon raccolto.
I romani prendevano a prestito una tradizione molto antica. Durante il suddetto periodo nei festeggiamenti era consentito lo scambio dei ruoli fra plebei e nobili usando una maschera.
Secoli addietro si poteva addirittura imitare i governanti.
Sempre i romani durante il periodo del carnevale si concedevano molto cibo e molte bevande per rendere onore alla festa.
Con il trascorrere dei secoli il carnevale inizia ad indossare un’altra veste.
Non viene più dedicato al Dio Saturno, viene considerato come un evento folcloristico, gli vengono attribuite delle maschere tipiche regione per regione, vengono allestite delle sfilate con carri allegorici dove viene canzonato quel particolare aspetto del vissuto.
In Veneto, il migliore carnevale è a Venezia.
Nelle altre città della regione ci sono le sfilate con le maschere e i carri allegorici.
L’anno scorso sono andata al carnevale di Pieve del Grappa: manifestazione molto curata sia a livello di sicurezza che organizzativo.
Preciso: Pieve del Grappa è l’unione di due comuni, quello di Paderno del Grappa e quello di Crespano del Grappa.
La manifestazione è durata due giorni.
Al sabato il carnevale era dedicato ai bambini. In piazza c’erano i giocolieri, gli equilibristi, le mascherine e alla sera in teatro una commedia ad entrata libera.
Il giorno seguente, cioè la domenica, ha avuto luogo la sfilata mascherata.
Ha aperto la Società filarmonica di Crespano del Grappa, sono seguiti i gruppi fra i quali quelli dei bambini delle scuole e i maestosi carri. Questi venivano da Riese Pio X, da Selva del Montello, da Trevignano. Da Falzè, da San Giorgio in Brenta, da Bassano del Grappa.
La manifestazione partita da Paderno del Grappa e arrivata a Crespano del Grappa, (la distanza fra un paese e l’altro è circa di due kilometri) in due ore circa e qui venivano offerte le prelibatezze tipiche del carnevale.