Il parco di Villa Rossi

Il parco Rossi si trova a Santorso in provincia di Vicenza.
E’ aperto nei giorni di sabato e di domenica dalle ore 10 alle ore 19.00.
L’ingresso è libero.
Nei mesi invernali segue un altro orario. E’ sempre bene accertarsi presso il sito del parco in quanto le variazioni sono sempre possibili e questo per tutte le stagioni.
All’esterno c’è un ampio parcheggio.
Poco lontano dal parco si trova la casa delle farfalle dove queste volano libere fra i visitatori nell’ambiente ricreato appositamente per loro di foresta tropicale. Preciso che queste farfalle sono farfalle tropicali.

Il parco è’ stato progettato dall’architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin su commissione di Alessandro Rossi.
Alessandro Rossi fu un imprenditore nel settore laniero, fu deputato e senatore e a lui si deve lo sviluppo industriale laniero della città.
Il Parco Rossi, iniziato verso l’ultimo decennio del 1860 e terminato verso 1885, è e rimane tuttora uno dei più bei parchi del Nord Italia.
Ora esso è di proprietà del comune di Santorso e di Schio.
E’ stato risistemato nel 1993 grazie ai soci della cooperativa e il gruppo degli Alpini che l’hanno riportato agli antichi splendori.
E’ circondato da una poderosa mura di sassi.
Appena si entra si vieni accolti da un laghetto circondato da molti alberi.
Alcuni di questi nel Nord Italia sono quasi introvabili.
Uno di questi si chiama Taxodium disticum ed è una pianta spettacolare.
E’ imponente e bellissima. Non so quanto possa essere alta, certamente sui 25 metri.
E’ ubicata come ho detto poc’anzi all’ingresso del parco e accanto ad essa c’è un laghetto. Specifico il laghetto perché questa specie di pianta necessita di un corso d’acqua nelle vicinanze in modo da potersi sviluppare in quanto teme la siccità.
Altra caratteristica del Taxodium disticum sono le sue radici. Queste sono delle conformazioni che fuoriescono dal terreno e sembrano delle piramidi. Sono molto robuste. Io le ho toccate, hanno la consistenza della roccia e la sinuosità della sabbia. Attorno alla pianta ce ne sono di varie altezze, alcune di queste sono più alte di un metro. Il quadro che esse riescono a comporre è unico al punto da far rimanere, mi si permetta la parola, incantati e stupiti nel contempo per quanto riesce a creare la natura, o più precisamente Madre Terra.
Altra caratteristica di questo albero è che sul tardo autunno le sue foglie diventano rosse.
Anche l’acero ha le foglie rosse ma quelle dell’acero in confronto al Taxodium disticum sono sbiadite. C’è un’altra particolarità, le foglie cadendo sull’acqua la colorano per cui lo spettacolo è unico.
C’è il colore scarlatto che si contrappone al verde circostante e al blu dell’acqua.
La foto, se desiderate vedere lo spettacolo del Taxodium disticum la posto nelle foto secondarie.
 
Tante altre piante adornano il parco come la magnolia, i bossi, la sassifraga, la crittomeria, l’ippocastano, l’alloro, il lauro e mi sembra anche delle rose.

Questo parco ha nel suo interno molti elementi di stile romantico come laghetti, vialetti, un acquario, numerosi giochi d’acqua, bellissimi spazi verdi sui quali si può passeggiare.
Nella parte nord del parco si trova la villa con una barchessa vicina. La villa, come era logico, era la residenza privata del senatore Rossi. Essa conserva abbastanza bene la decorazione pittorica esterna

Qualsiasi angolo del parco che si percorra è un incanto e una meraviglia per lo scenario che attornia. Non c’è nessun spazio dove non si è circondati da piante e da quell’atmosfera che fa immergere il visitatore in un caleidoscopio di emozioni, di ricordi, di pensieri di tranquillità, della sensazione di pace al punto che spiace uscire da esso. Dopo il saluto a tanta meraviglia quello che il parco imprime è quella bellezza semplice e silenziosa capace di sfiorare con delicatezza l’animo del visitatore per lasciarne un ricordo di natura, di libertà e di sogno.

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