A Bassano del Grappa ci sono due parchi e un’area naturalistica. Un parco è denominato “Giardini Parolini, è adiacente a Piazzale Trento, l’altro “Parco ragazzi del ‘99” è nella zona del Prato Santa Caterina.
L’area naturalistica si trova sul Monte Crocetta.
Quello di cui oggi desidero parlarvi è il “Giardino Parolini “che prende il nome dal suo fondatore: Alberto Parolini. Quest’uomo, nato da una nobile famiglia bassanese verso la fine del 1700 (1788 -1867), ebbe una personalità poliedrica. Si interessava di catalogare fiori e piante, di acclimatizzare specie arboree, era un viaggiatore e frequentatore di Orti botanici, fu un uomo politico.
Nel giardino della sua abitazione introdusse moltissime piante portate a Bassano del Grappa dai suoi numerosi viaggi effettuati in varie parti del mondo.
Nel 1805 mise a dimora alcune piante di Cedro del Libano.
Gli alberi che il Parolini privilegiava erano le conifere, di queste aveva anche piante rare come l’Agatis. Nel suo giardino piantò anche una sequoia.
Oltre a queste piante c’erano camelie, rododendri, aralie, azalee, tantissime felci. Possedeva una vastissima raccolta di piante grasse e di fiori.
Il suo giardino in breve tempo divenne un luogo apprezzato e visitato da molti appassionati. Molti furono le personalità che si recarono a visitare il suo orto botanico. Fra queste il cancelliere dell’Impero Strenberg, il pioniere dell’alpinismo dolomitico e sottosegretario di S.M. Britannica Joh Ball e molti altri.
Il giardino fu poi curato dalle figlie e infine divenne proprietà del Comune di Bassano del Grappa che lo adattò a parco pubblico.