Le uova nel Veneto

Le uova nella tradizione veneta hanno sempre avuto un ruolo importante.
Esse venivano usate in molte preparazioni.
La più classica era lo sbattutino.
Mi ricordo che, da grandicella me lo preparavo, perché, per i tempi di allora era una squisitezza e la sua preparazione veniva riservata solo in particolari circostanze. Lo sbattutino era la colazione del giorno di festa, oppure era riservata ai bimbi gracili o alle persone fragili per rinvigorirle.
Parlo di quaranta anni fa circa, le uova, chiamiamole “da supermercato” erano poco considerate, si dava la precedenza al “prodotto familiare”.
La ricetta era questa. Il tuorlo veniva separato dall’albume. Al tuorlo veniva aggiunto dello zucchero, il peso era determinato ad occhio e a cucchiai. Si sbatteva il tutto per un dieci minuti. Si aggiungeva il caffè latte caldo e si mangiava con i biscotti.
E le calorie? forse mi chiedete voi a questo punto. Le calorie allora non si conoscevano, almeno io, cosa fossero. 
L’attività fisica era sempre molta, si usava la bicicletta per spostarsi o si andava a piedi, l’auto era un lusso ed era di proprietà dei “ricchi”.

Oltre allo sbattutino un’altra preparazione classica era la preparazione della crema con le uova, il latte e un po' di farina, ingredienti che ognuno aveva sempre in casa.
A volte a questa si aggiungeva del cacao per dare l’impressione ai bimbi della famiglia di mangiare il cioccolato. Quest’ultimo costava parecchio e non sempre lo si poteva acquistare.
La crema, una volta cotta, veniva messa sul paiolo e fatta raffreddare.
Altre volte veniva tagliata a rombi, passata sull’uovo, sul pangrattato e fritta.
Con le uova si preparava anche un liquore. Si sbattevano i tuorli con lo zucchero e a questi si amalgamava la grappa.
 

Le uova trovavano larghissimo uso in cucina. Le si usavano sode, in frittata, in camicia, occhio di bue dove il tuorlo, spolverato con sale e pepe, veniva mangiato con il pane.
Altro impiego era quello di essere versate sulla minestra crude.

Le uova, i grandi onori, li ricevevano nel tempo pasquale.
In tempi molto antichi, cioè 1920- 1950, così mi è stato raccontato, nel giorno di pasqua, venivano portati in chiesa panieri di uova come offerta e quel giorno le porte
dei recinti degli animali venivano lasciate aperte in modo che anche lo spirito degli animali partecipasse alla festa della Resurrezione.
Con le uova venivano preparate le focacce, dolce tipicamente pasquale.
Nel giorno di pasquetta venivano colorate per rallegrare le tavole oppure il picnic che si faceva nei prati.

Per la loro colorazione si usavano erbe, verdure o fiori. L’erba conferiva il colore verde, le verdure come le barbabietole il colore rosso, il fiore di tarassaco il colore giallo.

In natura esistono già le uova colorate. Questo, alla prima lettura sembra strano ma vi assicuro che è così.
In centro Italia e in tutta Italia in generale, ci sono le uova dal guscio bianco. Queste sarebbero molto adatte per la crema pasticcera e la maionese.
In Perù ci sono le uova verdi, indicate soprattutto da mangiare in insalata, nella costa atlantica francese ci sono le uova dal guscio marrone indicate da mangiare crude o sode.

Con le uova nel Veneto, nel periodo pasquale venivano svolte anche delle gare.
La più famosa è quella della “Righea”.
L’inizio di questo gioco è datato intorno al 1800. E’ un gioco che è una mezza via fra il biliardo, i birilli e le bocce.
Si deve costruire un bacino in terracotta o argilla. Nel mezzo di questo si pone una moneta. I giocatori devono far scorrere le loro uova, (ogni giocatore ha un colore di uova) in modo che queste arrivino e si fermino sulla moneta.
Altra variante del gioco è che ogni giocatore ha a disposizione un numero di uova. Se l’avversario le colpisce e le ammacca l’uovo non può più competere, quindi vince chi ha le uova oppure un uovo ancora integro a fine gara.
 

Alle uova sono associati anche dei proverbi. Scrivo i più famosi.
“Meglio un uovo oggi che la fame domani”- Significato: accontentarsi è una buona cosa.
“Rompere le uova nel paniere” – Significato: nel momento in cui tutto sembra procedere bene qualcuno ci mette lo zampino e le cose non vanno più come dovrebbero.
“Avere la gallina dalle uova d’oro” – Significato: non si dà la dovuta importanza a quello che si ha.
“E’ come l’uovo di Colombo” – Significato: la persona racconta frottole perché Cristofaro Colombo non aveva nessun uovo.

Ricetta dello sbattutino

Ingredienti:

1 tuorlo d’uovo
2 cucchiai di zucchero semolato

Caffè-latte caldo

Dosi per una persona

Procedimento:

In una ciotola sbattere il tuorlo con lo zucchero fintanto diventa schiumoso.
Quando il tuorlo con lo zucchero è diventato come una crema aggiungervi il caffè latte caldo.
E’ una delizia, provatela!
 

 

 

 

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